Squilybrio

Trovo maggior interesse nelle cose imperfette, quei refusi che la natura ci regala e solo poche volte sappiamo apprezzare.... non è importante restare in equilibrio se non sai che fartene.... guardo oltre....delle volte non vedo nulla....delle volte poco e male....ma quando vedo....vedo!!!!!!!....caspita se vedo....vorrei vedeste anche voi.....

mercoledì, agosto 30, 2006

Letargo

L'amore che provo non si è affievolito, è mutato, è maturato, si è concentrato in alienazione del mio ego che mi porta a vedere e soppesare ciò mi sta intorno in maniera ponderata e serena ma distaccata.
Ritrovo una serenità simile alla rassegnazione, che prende il posto dell'attesa e della speranza, mentre la mia determinazione si ritaglia una nicchia ecologica in cui svernare. Letargo che si preannuncia lungo e tranquillo, senza quei capovolgimenti climatici che contraddistinguono gli amori passionali, senza quella carenza di cibo che dovrebbe minare la mia tenacia. Letargo che farà il suo corso cullato dal tepore del ricordo, sonno vigile e pronto in una tana ricca di nenie che sussurrano il tuo nome , lontano.
Fiera dormiente è il mio cuore, rifiuta il cibo che gli viene offerto da mani lorde di sesso e libidine, da turiste di passaggio nell'antro della bestia che domino.
Compito arduo il domare gli istinti che affiorano, li soffoco e castigo senza rimorsi ma con la costante consapevolezza che potrebbero ribellarsi e saccheggiare terreno alla vergogna, li assecondo talvolta in coccole e carezze, finchè saturi del bisogno carnale si lasciano pascere in tane dormienti.

martedì, agosto 29, 2006

Marketing

Non ho mai creduto a queste cose, non in amore. Venusia mi ha consigliato di attuare delle strategie. Strategie? Strategie per portare a casa il risultato. Dovrei pianificarle ed attuarle nel migliore dei modi, tutto questo per ottenere un fatturato sui sentimenti e un utile netto al cuore. I miei venditori sarebbero l'indifferenza e la negazione dell'ego, i miei clienti abboccherebbero e riuscirei così a fidelizzarne la richiesta. Si può lavorare con l'amore? Si contrattualizza l'animo delle persone? L'uomo è animale ed istintivo, la donna anche ma più cerebrale nel calcolarne il "rischio". Forse ha ragione Venusia.......

Strisce pedonali

Passavano, veloci e incontrollabili. Non riuscivo, seppur sforzandomi, a domarli.
Tentai in tutti i modi di prevaricarli, ignorarli, evitarli, non ne venni a capo.
Mi rivolsi alla memoria di bambino, quando mi fu insegnato ad affrontarli.
Mi finsi esperto per un attimo ma senza risultato.
Trattenni il fiato........e, chiusi gli occhi, riprovai......ma non ebbi il coraggio.
Lanciai un urlo ed una "passat" inchiodò ai miei piedi,
quasi svenni, poi attraversai soddisfatto.

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........non è l'amore che svilisce ma l'insieme di tutte le piccole complicità, il sentimento prende una piega difficile da cancellare. L'amicizia dovrebbe sostituire le sensazioni magiche provate in due fusesi in uno.......... ma ormai quel "due" resterà tale. Mi disse che teneva alla mia amicizia, io finsi molto bene di crederci ma non fui così bravo da ingannarla. Mi disse con un SMS che sarei stato sempre speciale per lei ma il messaggio non arrivò mai, si perse nei meandri dell'illusione. Mi disse che la spaventavo........non risposi più, mi alzai e mi preparai un caffè. Non mi disse più nulla scrivendomi.......non le scrissi più, per non dire!

lunedì, agosto 28, 2006

La bestia

Quell'uomo aveva una voglia sfacciata di sentirsi utile, da tempo trascorreva le sue giornate riflettendo sulla sua condizione interiore e questo lo logorava profondamente. Attimo dopo attimo sentiva il tempo sfuggire via senza marcare i giorni con avvenimenti significativi o degni di nota. Si trascinava così ormai da mesi, invecchiando dentro e ben celando fuori la sua condizione precaria. Capitò per caso in quel bar sulla costa dove un incontro più fortuito che casuale diede una frustata all'animo ingrigito dalla noia. Elena si chiamava costei, frutto di sogni alcoolici ma reale quanto la vita. Entrò di tardo pomeriggio, nell'ora in cui il mare si gonfia rilasciando alghe e schiuma sulla battigia, lei gli passò accanto con quell'indifferenza propria delle persone sicure di se. Lui si protese verso di lei ed afferrandola per un braccio l'apostrofò dicendo-mi sei gia venuta a trovare qualche notte fa, ma non ero io a comandare......la bestia aveva il sopravvento e ti ho lasciata andare via, ora sono padrone di "me" e non voglio perderti-lei senza timore si sedette e lo baciò con un trasporto ed una passione che egli non aveva mai provato. Riprese coscienza di dove si trovasse soltanto qualche ora dopo, lei era gia andata via. Non rivide mai più quella donna ne seppe chi esattamente lei fosse ma il ricordo di quel bacio restò indelebile...............

giovedì, agosto 10, 2006

Micromaggi



La vergogna del metallo,
prigioniera nel nobile albero,
ruvido nell'aspetto,
sottende travi di perfezione.

Ritrovo la materia fredda,
nasce e muore umile.
Sapienti mani fanno sorgere in essa
dinamica cromia di elementi
con ponderata casualità geometrica.

Forze non percepite,
tendono e spingono aguzzi frammenti.
L'artefice ha calcolato i pesi ed i volumi,
poi, impietositosi della materia povera,
l'ha liberata.
Ora oscilla leggiadra,riconoscente e perfetta.

Erano travi, poi tondini e fili.
Erano lastre, lamiere, stampi e fridi.
Ora sono strumenti servili
di colui che li ha scoperti.
La loro apparente inutilità li ha resi eterni.

Accende l'estro un ritaglio angolare.
Si fondono materia e perizia.
Prende forma l'idea,
si evolve in strutture slanciate
sfidando leggi fisiche.