Letargo
L'amore che provo non si è affievolito, è mutato, è maturato, si è concentrato in alienazione del mio ego che mi porta a vedere e soppesare ciò mi sta intorno in maniera ponderata e serena ma distaccata.
Ritrovo una serenità simile alla rassegnazione, che prende il posto dell'attesa e della speranza, mentre la mia determinazione si ritaglia una nicchia ecologica in cui svernare. Letargo che si preannuncia lungo e tranquillo, senza quei capovolgimenti climatici che contraddistinguono gli amori passionali, senza quella carenza di cibo che dovrebbe minare la mia tenacia. Letargo che farà il suo corso cullato dal tepore del ricordo, sonno vigile e pronto in una tana ricca di nenie che sussurrano il tuo nome , lontano.
Fiera dormiente è il mio cuore, rifiuta il cibo che gli viene offerto da mani lorde di sesso e libidine, da turiste di passaggio nell'antro della bestia che domino.
Compito arduo il domare gli istinti che affiorano, li soffoco e castigo senza rimorsi ma con la costante consapevolezza che potrebbero ribellarsi e saccheggiare terreno alla vergogna, li assecondo talvolta in coccole e carezze, finchè saturi del bisogno carnale si lasciano pascere in tane dormienti.
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